Agopuntura e Omotossicologia:Capitolo12 pag. 297 cura

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 12  pag. 297

cura

CONCLUSIONI

Le possibilità cliniche di impiego della Omotossipuntura descritte, sono da intendere come indicazioni di un metodo di lavoro. Il presente testo non vuol circoscrivere le possibilità della Omotossipuntura solo a quelle elencate. Sicuramente però il metodo di lavoro descritto, costituisce la premessa per gli ulteriori sviluppi.

La possibilità di associare la MTC e l’Omotossicologia, si basa su una similitudine metodologica che necessita però della definizione di un linguaggio comune. Sistemi di cura provenienti da culture ed epoche storiche diverse, sono affiancabili solo dopo un corretto lavoro di traduzione e trasposizione di significati, costituendo in tal modo un rapporto reciproco. 

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Agopuntura e Omotossicologia:Capitolo11 pag. 295 medicina

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 11  pag. 295

medicina

In circostanze normali, si impiegano più rimedi omotossicologici e più agopunti. Questa è sicuramente la situazione più diffusa. La ricettazione di maggiore successo non è necessariamente però la più estesa è completa.
La riduzione del trattamento all’essenziale, per il malato, distingue l’omotossipuntore esperto da quello agli esordi.

Per ottenere Equilibrio di Fase, vale la pena impegnare molto tempo per comprendere cosa fare, poi successivamente, fare qualcosa di apparentemente semplice. I grandi maestri dell’arte del guarire, riuscivano con vari metodi di valutazione, ad applicare successivamente al malato, gesti semplici ma straordinariamente efficaci. 

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Agopuntura e Omotossicologia:Capitolo11 pag. 294 stasi

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 11  pag. 294

stasi

Ogni dato raccolto, qualifica il malato e amplia la comprensione medico. Dunque al termine di un ampio processo diagnostico e anamnestico si trovano le risposte alle quattro domande sopra citate e solo con tali dati, si struttura un trattamento omotossipunturale proteso verso l’Equlibrio di Fase.

Criteri base per un trattamento in Omotossipuntura

1) rimedio omotossicologico sintomatico iniettato su agopunto significativo del Meridiano connesso all’OF esprimente il sintomo

2) rimedio omotossicologico per la tonificazione della Fase Evolutiva Terra iniettato su agopunto significativo di Meridiano Stomaco e/o Milza Pancreas

3) rimedio omotossicologico dell’OF accoppiata nella stessa Fase Evolutiva dell’OF esprimente il sintomo, iniettato sul Meridiano dell’OF accoppiata

4) rimedio omotossicologico dell’OF in Sequenza di Produzione e/o Inibizione rispetto all’OF esprimente il sintomo, iniettato su agopunti in Sequenza di Produzione e/o Inibizione del Meridiano dell’OF esprimente il sintomo

Questo modello è da intendere come indicativo. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo11 pag. 293 genealogia

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 11  pag. 293

genealogia

Per i medici maggiormente inclini alla diagnosi strumentale, la bioimpedenziometria su tutti gli agopunti Ting e Foramina putealia, offre la possibilità di inquadrare la condizione del paziente, tramite la lettura di un dato strumentale. Questa possibilità deve essere però riservata al medico già esperto di Omotossipuntura. Il medico deve essere esperto nell’osservare il paziente e nel leggere la sua storia clinica e personale ai sensi delle convenzione di valore.

La vita del malato che consulta il medico è una sequenza di eventi clinici con un senso preciso. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo11 pag. 292 equilibrio di fase

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 11  pag. 292

Equilibrio di fase

Dal momento che tutte le orbite sono in un rapporto sequenziale preciso, si apre la possibilità di agire su quelle distanti dall’espressione sintomatologica, interferendo tramite i loro rapporti. Per l’ottimizzazione del metodo citato, è opportuno sottolineare che la scelta dell’OF sulla quale agire per Sequenza, non deve essere malata.                                                                                               Infatti attivando una funzione integra, distante dall’espressione sintomatologica, si hanno maggiori probabilità di ottenere Equilibrio di Fase. La distanza tra Orbita Funzionale esprimente il sintomo e quella impiegata per l’Equilibrio di Fase è definita dalla Teoria delle Sequenze. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo11 pag. 288, 289 e 290 papilloma

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo11 pag. 288, 289 e 290

papilloma

Se si vuole attivare anche una Sequenza di rimedio, si deve considerare un rimedio omotossicologico attivante la Sequenza di Inibizione. Infatti sulle fasi delle tavola, caratterizzate da una reattività esuberante, si interferisce con tale sequenza. Rimedi omotossicologici in Fase Evolutiva Terra, adempiono a questo compito regolativo rispetto alla Fase Evolutiva Acqua alla quale corrisponde la cistite. Si può valutare Nux vomica Homaccord, Momordica comp, Splen suis, Pancreas suis oppure Ventriculus Suis Injeel. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo11 pag. 287 cistite acuta

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 11 pag. 287

cistite acuta

La Sequenza di rimedi è un termine che richiede una definizione. Certamente si può valutare la sequenza temporale con la quale somministrare un rimedio, a seconda dell’appartenenza ad una Fase Evolutiva. Questo principio è applicato nel TOR. Ma in questo caso, la Sequenza è riferita alla qualificazione secondo convenzioni di valore del rimedio omotossicologico.

Ogni rimedio appartiene ad una Fase Evolutiva, delineata attraverso la lettura delle componenti, dei rapporti tra le masse-rimedio e le diluizioni con le quali è composto.  

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo11 pag. 286 febbre elevata

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 11 pag. 286

febbre elevata

In caso di malattia in fase umorale, il paziente ha una iperreattività e produce malattie infiammatorie acute con febbre elevata, come ad esempio nel bambino o nell’adolescente. In questo caso è opportuno usare la Sequenza di Inibizione. In caso di malattie cellulari, il paziente mostra una reattività biologica modesta e produce malattie degenerative e neoplastiche. Spesso si tratta di un paziente più anziano, in tali circostanze è significativa terapeuticamente la Sequenza di Produzione. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo11 pag. 285 tonificazione

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 11 pag. 285

tonificazione
tonificazione

tonificazione

Il trattamento dell’Orbita Funzionale esprimente il sintomo, è secondario al trattamento di un’Orbita Funzionale sana, ma significativa per quella esprimente il sintomo.

Il quarto e ultimo criterio prescrittivo per contribuire a Equilibrio di Fase, è quello di applicare la Tavola delle Omotossicosi per stabilire in quale sequenza è opportuno agire terapeuticamente.

Un agopuntore decide in base ai criteri di diagnostica tradizionale, se tonificare o disperdere un agopunto. In caso di dispersione applica la Sequenza di Inibizione, mentre in caso di tonificazione, applica la Sequenza di Produzione. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo11 pag. 284 cistite cronica

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 11 pag. 284

cistite cronica

Le 12 Orbite Funzionali sono dunque in relazione con la Tavola delle Omotossicosi, mentre la Teoria delle Sequenze è in relazione con la Vicariazione.

I linguaggi di Omotossicologia e MTC sono diversi per cultura, epoca storica e soprattutto per la modalità di acquisizione della conoscenza. Osservare il malato da entrambe le angolazioni, è un arricchimento per il medico e per la sua capacità di intervento. La malattia è intesa secondo entrambe le medicine, come una conseguenza di un blocco nel fluire di fasi fisiologiche. 

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