Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 8 pag. 188 omotossicologia

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 8 pag. 188

omotossicologia

Sul concetto di “buona soppressione” espresso, è necessario un chiarimento in relazione alle novità apportate dall’Omotossicologia. La “buona soppressione” implica la somministrazione di uno o più Similaris, in attesa di individuare il Simillimum. Nell’Omotossicologia, la somministrazione di un ampio numero di Similaris a vari livelli, in forma di complessi, è protesa a favorire l’eliminazione di omotossine e interferire con la capacità di regolazione.
La riattivazione degli emuntori e della funzionalità della matrice, implementa la capacità del soggetto di ripristinare e mantenere la salute. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 8 pag. 187 Steiner

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 8 pag. 187

Steiner

nerali presenti sul pianeta. Il malato è qui, oggi, con la sua sofferenza e chiede di essere curato. Non è difficile immaginare, che già ai tempi di Hahnemann, il medico omeopata confrontato con questa difficoltà, abbia iniziato a somministrare non solo Similaris, ma anche sequenze di rimedi, piuttosto che un unico Simillimum.

Da questo approccio, sono nate molte scuole di omeopatia pluralista, le quali adottano sequenze di rimedi nell’impostazione terapeutica. Si concepisce un rimedio per la costituzione, uno per la diatesi e uno o più sintomatici. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 8 pag. 192 cronobiologia

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 8 pag. 192

cronobiologia

Non sorprende l’analogia con il lavoro di Reckeweg, nell’impostare una modalità di lavoro che può essere svolta in seguito anche da allievi o assistenti. Anche la ricettazione di un rimedio fitoterapico in MTC, segue lo stesso metodo:

1. Quali singoli fitoterapici compongono il rimedio
2. Quali dosi dei singoli rimedi
3. Come e quanto somministrare il rimedio al paziente
4. In che sequenza sono introdotti i singoli fitoterapici nel rimedio

La Medicina Convenzionale, tende invece a organizzare una terapia senza un’indagine sui parametri sequenziali altrettanto precisa. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 8 pag. 185 Reckeweg

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 8 pag. 185

Reckeweg

MTC e Omotossicologia

L’Omotossicologia, si sviluppò nel secolo scorso, grazie all’opera del medico tedesco Hans Heinrich Reckeweg, come ponte tra l’Omeopatia classica e la Medicina Convenzionale. Il suo contributo alla medicina, consiste in un modello scientifico di malattia ad evoluzione fasica e la formulazione di un elevato numero di rimedi. Secondo il modello di Reckeweg, le malattie appaiono a un’osservazione iniziale, come entità separate, ma sono tutte da valutare come l’espressione della lotta costante dell’organismo contro le tossine e omotossine, per il mantenimento della omeostasi.  

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 7 pag. 184 frequenza

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 7 pag. 184

Un accordo di potenza, presenta in simultanea una diluizione Terra, una diluizione Fuoco e una diluizione Metallo. La frequenza di somministrazione è generalmente 2 volte la settimana, per la tecnica iniettiva oppure due volte al dì, per quella orale. Questa modalità di lavoro, implica un’attenzione alla regolazione e alle caratteristiche somatiche della lesione espressa.
In un accordo di potenza, è presente una diluizione Metallo, la bassa diluizione insieme a quelle relative alle due Fasi Evolutive che la precedono, ovvero D30 e D200. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 7 pag. 183 prescrizione

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 7 pag. 183

Prescrizione Metallo:

Il medico parte anche dalla valutazione del Campo Emozionale del suo paziente, ma l’obiettivo terapeutico è quello di migliorare un impegno funzionale e somatico del paziente. Nella repertorizzazione si valorizzano i sintomi fisici, con particolare attenzione all’organotropismo del rimedio. Nella ricettazione, si prescrivono basse diluizioni o microdosi ripetute più volte al giorno. Tecnica applicata dagli omeopati pluralisti e complessisti, per le prescrizioni orientate ad attivare la capacità di regolazione del paziente, in relazione ad un disturbo organico. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 7 pag. 182 mentali

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 7 pag. 182

mentali

Si propone dunque un modello di riferimento, per il quale si sceglie la modalità prescrittiva maggiormente utile al paziente. Ogni modalità prescrittiva, ha vantaggi e limiti. Gli obiettivi di un trattamento, le possibilità del paziente e del suo medico curante, l’eventuale lesione organica e l’orizzonte temporale, sono alcune variabili che possono determinare la scelta, di una delle cinque.

Prescrizione Legno: 

Il medico parte dall’osservazione dalle categorie di sintomi somatici, ma ha l’obiettivo di modulare il Campo Emozionale o la reattività del soggetto. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 7 pag. 181 sistema

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 7 pag. 181

La Fase Evolutiva Terra, concorre in modo significativo a mantenere ogni sistema sequenziale in Equilibrio di Fase.
Pertanto si addice a questa funzione della Terra, la caratteristica delle diluizioni medie, ovvero di esprimere una proporzione tra Attività e Struttività. Queste dosi non stimolano il sistema verso una direzione determinata, ma agiscono come stimoli equilibranti.

La qualificazione attraverso le convenzioni di valore delle diluizioni e della modalità di somministrazione delle stesse, permette di operare con tutti i metodi proposti secondo le circostanze cliniche, con le quali ci si confronta. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 7 pag. 180 ripetizione

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 7 pag. 180

ripetizione

Al contrario, se partendo da un’alta diluizione, mi dirigo verso dosi progressivamente più basse, la direzione dello stimolo è verso Struttivo. Lo stesso avviene se ripeto successivamente e in sequenza, basse diluizioni. Infatti, dal momento che una bassa diluizione è una microdose di materia, più somministrazioni comportano un’elevazione della dose di materia somministrata e quindi, direzione verso Struttivo.

Le 5 Fasi Evolutive indicano un significato preciso per ogni fase di una sequenza. Il Legno si qualifica come Attività potenziale, il Fuoco si qualifica come Attività attuale, la Terra si qualifica come Neutralità, il Metallo si qualifica come Struttività potenziale e l’Acqua si qualifica come Struttività attuale. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 7 pag. 179 effetto

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 7 pag. 179

effetto
effetto


Questa correlazione con il sistema di convezioni della MTC, non sorprende nessun omeopata, poiché è ben conosciuta, seppur sotto altro nome. La Legge dell’effetto inverso di Arndt-Schulz, esprime con un altro linguaggio, lo stesso ragionamento. Questo a ulteriore conferma di confluenze possibili tra Omeopatia e MTC.                                                                                                                     Secondo Arndt e Schulz, stimoli deboli, ovvero dosi diluite, eccitano l’attività biologica; al contrario, stimoli forti, ovvero dosi concentrate, la inibiscono e dosi medie, la modulano. Con questo non si vuole affermare che Arndt e Schulz abbiano operato un plagio dalla MTC. 

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