Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 8 pag. 194 longevita

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Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 8 pag. 194

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In ogni caso, queste riflessioni possono costituire indizi, ma non prove storiche. Pertanto dobbiamo accettare anche un’altra possibilità di spiegare le analogie e le similitudini tra i due metodi. Due ricercatori di epoche e culture differenti, possono giungere indipendentemente l’uno dall’altro, a simili conclusioni. Pertanto anche nell’ipotesi che contatti e contaminazioni tra Omotossicologia e MTC non ci furono, si evidenzia rafforzato il messaggio comune di queste discipline. Infatti escludendo un contatto, sia diretto o indiretto, se due forme di medicina giungono a simili conclusioni, si esalta ancor di più l’attendibilità di queste conclusioni. Di conseguenza, è opportuno favorire ancor di più, l’incontro tra Omotossicologia e MTC, per arrivare ad una terapia in cui entrambe siano integrate.

Una similitudine nel metodo, è in relazione al modello di insorgenza e di sviluppo delle malattie. Esiste un’interessante relazione tra la tavola delle Omotossicosi e la convezione delle 5 Fasi Evolutive.

Per entrambi i sistemi, la malattia è una risposta dell’organismo malato che procede e regredisce per fasi sequenziali. La lesione di un tessuto, è per entrambi i sistemi un tentativo di compensazione, di particolare impegno, secondo un preciso ordine progressivo o regressivo.
Una ulteriore similitudine, è in relazione alla sovrapposizione dei concetti espressi dall’Omotossicologia per la matrice e quelli relativi alla Fase Evolutiva Terra in MTC. Entrambi i sistemi medici presi in esame, osservano principalmente l’individuo malato. Fulcro della lotta per il mantenimento della salute, per l’Omotossicologia, è la funzione integra della matrice. La matrice, o connettivo, non viene intesa semplicisticamente come un tessuto di sostegno, ma come centrale di regolazione funzionale e di gestione, eliminazione o stoccaggio omotossinico. Pertanto in Omotossicologia, si ritiene il drenaggio della matrice un trattamento base, incluso in una molteplicità di altri interventi particolari. In ogni caso, il ripristino della corretta funzione della matrice, è centro dell’ottenimento e della preservazione della salute.
Per la MTC, la capacità della Fase Evolutiva Terra di integrare, riarmonizzare e distribuire gli stimoli, esogeni ed endogeni, è ugualmente presupposto per la salute. Esiste una scuola di pensiero in MTC tesa a sostenere la funzionalità della Fase Evolutiva Terra come intervento medico prioritario, se non esclusivo. Generazioni di agopuntori, non hanno negato ai loro pazienti, indipendentemente dalla patologia per i quali venivano a consultarli, la stimolazione dell’agopunto Stomaco 36 – Tre distanze. Analogamente, una tecnica di longevità in MTC, consiste nell’applicazione preventiva stagionale di moxa, sempre su St 36. La moxa è un cono di artemisia finemente triturata, accesa sull’agopunto, genera sia calore, sia un olio che impregna l’agopunto. Tale tecnica viene intesa come una stimolazione delle funzioni legate alla Fase Evolutiva Terra. Si possono indicare molti altri esempi di questa impostazione terapeutica, secondo la quale si tende a stimolare la Fase Evolutiva Terra, perché essa ha un ruolo centrale nello stabilizzare e riequilibrare.

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