Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 261 lycopodium comp

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 261

Reckeweg quando formula un rimedio con molte componenti, impiega spesso la stessa massa per ogni componente. Dunque nel caso di Lycopodium comp, non sarà rilevante distinguere le masse dei componenti tra di loro, in quanto tutte sono pari a 2,2 μl per 2,2 millilitri di rimedio. Le componenti di Lycopodium comp sono 26. Nell’esame del rimedio si parte dagli organoterapici, si prosegue per i nosodi, poi gli unitari e infine i catalizzatori.

Lycopodium comp contiene i seguenti organoterapici:

Hepar Suis D8
Vesica Fellea Suis D10
Duodenum Suis D10
Thymus Suis D10
Pancreas D10
Colon Suis D10

I sei Organoterapici in Lycopodium comp, esprimono una relazione con quattro delle 5 Fasi Evolutive. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 260 lycopodium

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 260

lycopodium

Nonostante questa difficoltà è necessario stabilire principi di lavoro per inquadrare il rimedio composto secondo parametri applicabili in MTC. Infatti questa categoria di rimedi, svolge un ruolo rilevante nell’ottenimento e sostegno dell’Equilibrio di Fase. I criteri stabiliti per Unitari, Homaccord, Organoterapici, Nosodi e Catalizzatori, sono in questo caso da applicare in modo congiunto. A questi criteri bisogna, vista l’eterogeneità del compositum, aggiungerne un quinto. Accettando un margine di errore, è necessario giungere ad una sintesi dei dati conosciuti sulle singole componenti. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 259 compositum tissulari

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 259

compositum

Applicare in terapia un Nosode, soprattutto quando tale scelta è sottolineata da un inquadramento terapeutico secondo MTC, amplifica la capacità di indurre una vicariazione regressiva. Si sottolinea dunque la necessaria cautela nell’osservare le condizioni del paziente. Un Nosode, prescritto secondo criteri omotossicologici e contemporaneamente secondo quelli di MTC, è maggiormente efficace. Quindi anche l’eventuale vicariazione regressiva stimolata, si esprime con maggiore intensità. La vicariazione regressiva, è il percorso necessario verso la guarigione, ma necessita di un sistema biologico in grado di sopportarla e accoglierne i benefici.                                                                                                     

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 258 cerume

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 258

Per quanto riguarda invece la reattività espressa, il cerume si qualifica Legno, perché dell’orecchio esprime una fase di escrezione. L’osservazione della reattività espressa, è pertanto significativa di un lavoro di precisa definizione in relazione alla tavola delle Omotossicosi e alle convenzioni di valore. Il Nosode, tramite queste qualificazioni, viene collocato precisamente sulle ascisse e sulle ordinate della tavola di Reckeweg, definendo il suo impiego in MTC e i suoi possibili ingressi agopunturali. (Figura 75)

Le diluizioni presenti nella formulazione Injeel, sono quelle tipiche dell’accordo di potenze e pertanto esprimono una sequenza trifasica. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 257 reattivita

Per quanto riguarda la reattivita espressa dal tessuto esaminato, secondo la Tavola delle Omotossicosi, essa qualifica la Prevalenza di Fase nel subsitema relativo al tipo di lesione che si esprime su di una determinata orbita. I Nosodi, sono in relazione ad una delle fasi della Tavola delle Omotossicosi e dunque anche depositari della qualità espressa, dalla stessa. Cerumen Injeel, per esempio, è da qualificare Fuoco per i tessuti coinvolti, l’orecchio infatti è in relazione alle Orbite Funzionali Fuoco.

Valutazione fasica della reattività espressa dal Nosodi

reattivita
reattivita

Esempi di fasi diverse reatività dei tessuti diluiti nel Nosode

Figura 75 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 255 nosode

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 255

Anche nella valutazione di un Nosode secondo MTC, si procederà secondo i
seguenti criteri:

1) A quale Orbita Funzionale appartiene il tessuto di provenienza

2) Quale reattività tissulare esprime secondo la Tavola delle Omotossicosi

3) Quali sono e come vengono impiegate diluizioni e dinamizzazioni

La lesione tissulare, è la compensazione a livello organico, di una difficoltà nell’Equilibrio di Fase tra le 12 Orbite Funzionali. Pertanto se il tessuto epatico è un campo sul quale si compensa un difficile Equilibrio di Fase tra le 12 Orbite, Cirrhosis Hepatitis Nosode Injeel può essere posto in relazione all’OF Fegato. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 254 nosodi

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 254

I NOSODI

I Nosodi sono preparazioni omeopatiche di materie prime, in relazione alla malattia stessa. Il “Similia Similibus curantur” si sviluppa tramite questa tecnica, verso “Aequalia Aequalibus curantur”. Hahnemann fu coinvolto nella strutturazione e valutazione di questa possibilità terapeutica, ai suoi esordi. Chiaramente non ne era altrettanto entusiasta, come per il Similis. Da un punto di osservazione della MTC, possiamo anche valutare le motivazioni di una presunta subalternità della terapia tramite nosodi, alla terapia tramite il simillimum. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 253 indicazioni

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 253

indicazioni

indicazioni
indicazioni

Studiando i rimedi omotossicologici tramite le convenzioni di valore della MTC, osserviamo una possibilità di impiego terapeutico non codificata dalle indicazioni prescrittive presenti nell’Ordinatio Antiomotossica. Inoltre, le caratteristiche del rimedio, lo pongono anche in relazione alla costituzione fosforica. L’espansione delle indicazioni, è però sempre da derivare ad un attento studio della materia medica delle componenti del rimedio, impegnando successivamente le convenzioni di valore, per operare infine una sintesi dei dati raccolti. Del rimedio Aconitum Homaccord dunque, è opportuno ricordare che si muove su patologie in due tappe. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 252 Ipecacuanha

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 252

La strategia di introdurre nell’accordo del rimedio Aconitum Homaccord, una diluizione D4, genera la caratteristica di avere due diluizioni in relazione alla Fase Evolutiva Metallo, ovvero D4 e D10. Questa strategia possiamo osservarla anche in molti Homaccord ed è tesa a esaltare la caratteristica Struttività potenziale, già insita nella struttura degli accordi di potenza. L’aspetto peculiare di Aconitum Homaccord, è la preponderanza di massa nel rimedio di Ipecacuanha. Il rimedio appare indicato, oltre che per le infezioni influenzali, anche in relazione a problematiche acute di rapida insorgenza non necessariamente legate all’apparato respiratorio. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 251 Aconitum Homaccord

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 251

Al contrario, un iniezione dello stesso rimedio, supera ampiamente questa difficoltà, pertanto osserviamo come Reckeweg diminuisca sempre la ponderalità della formulazione iniettiva dello stesso Homaccord orale.
Nell’esaminare il rimedio Aconitum Homaccord, è opportuno ricordare che ogni rimedio è sempre di qualità pentafasica con almeno una Prevalenza di Fase. Il rimedio in questione mostra immediatamente alcune particolarità. Generalmente Reckeweg, adotta accordi di potenza a tripletta D6\30\200, con una non vaga assonanza alla serie del Kent. 

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