Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 3 pag.94 (respiratorio)

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Agopuntura e Omotossicologia: Cap.3 pag.94

respiratorio

Tale controllo può avvenire tramite un intervento conscio, anche se prevede un allenamento particolare; altrimenti è l’inconscio che automaticamente interviene in rapporto alle condizioni metaboliche e alle necessità di vita.

Un ritmo respiratorio accelerato è tipico degli animali che hanno un aspettativa di vita breve, altresì nei mammiferi che invece vivono a lungo, si osserva la capacità di mantenere il ritmo della respirazione più lento. Dallo studio dei ritmi biologici e noto che l’organizzazione ritmica dei i ritmi circadiani e circannuali avviene attraverso l’interazione tra datori di tempo e recettori di tempo.

La sincronizzazione in relazione alla rotazione della terra sul proprio asse, avviene tramite un datore di tempo costituito dal movimento del sole e un recettore di tempo che percepisce tale segnale e lo applica.
Non esiste specie vivente del regno animale o vegetale che non sia organizzata ritmicamente. Si può osservare un’organizzazione ritmica in relazione al movimento del pianeta sul proprio asse, anche per i regni inanimati. I ritmi geologici sono anche
loro allineati con il movimento del sole. Le varie specie, in natura, impiegano recettori di tempo e strategie di applicazione dei vari segnali.
Il recettore di tempo più significativo è la pelle. Osserviamo che la pelle per la MTC si trova in rapporto proprio con l’OF Polmone, è dunque un’ulteriore indicazione al suo ruolo di recettore. L’OF Polmone governa l’organizzazione di tutti i ritmi dell’organismo, non solo quelli circadiani.
La sequenza di eventi che denominiamo vita individuale è scandita dal primo respiro del ritmo respiratorio e si conclude con il suo ultimo respiro. Alcuni autori agopuntori francesi, hanno denominato per questo l’OF Polmone “Maestro dei Ritmi”.
Tale relazione si evidenzia anche nella circolazione dei meridiani. Per circolazione, nei meridiani, non si intende certamente spostamento di liquidi, ma organizzazione circadiana dei meridiani stessi. Ogni meridiano nelle 24 ore è maggiormente attivo esclusivamente in una fascia di due ore a lui specifica. Pertanto la circolazione nei meridiani è una sequenza di fasce di due ore ognuna in relazione ai singoli meridiani. Il meridiano Polmone nella sequenza, presidia la prima di queste fasce orarie a sottolineare il suo ruolo in relazione anche a questo ritmo.

La successiva funzione dell’OF Polmone è quella di produrre e rendere quindi disponibile l’Energia Attiva Individuale, in cinese “Qi.” Tale forma di energia si contrappone all’Energia Struttiva Individuale, in cinese “Hsueh”.
Avevamo tradotto, accettando un margine di imprecisione, l’Energia Struttiva Individuale come Energia-Sangue e l’Energia Attiva Individuale come Energia-Respiro. Qualche corrispondenza la si può supporre con il Prana della cultura indiana e con la Forza Vitale di Hahnemann. Dalla fisiologia e dalla biochimica è ben noto il ruolo dell’ossigeno. Non bisogna però limitare la comprensione di questa forma di energia in relazione solo all’ossigeno.

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