Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 2 pag. 40 ipovalenza

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Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 2 pag. 40

ipovalenza

Il modello esposto presentata una struttura che si ripete dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande. Ogni ciclo è composto da infiniti subcicli e compone a sua volta infiniti macrocicli. La MTC ci propone un modello ritmico che permea tutto l’universo nel tentativo di comprenderlo. Sarà necessario approfondire i processi di regolazione che permettono a cicli con Prevalenza di Fase diversa di interagire e sincronizzarsi fra loro.

La Prevalenza di Fase implica necessariamente il suo opposto, chiameremo questa seconda condizione Ipovalenza di Fase. In questo caso ci troviamo di fronte ad una condizione complementare alla prima, si tratta di una espressione di carenza di una delle Fasi del ciclo; osserviamo quindi la prevalenza relativa delle altre quattro fasi. L’Ipovalenza di Fase esprime il deficit di una qualità espressa dalle singole fasi di un ciclo. Il sistema osservato possiede uno stato ideale denominato Equilibrio di Fase e due possibilità di perderlo, nella prima possibilità si ingenera un eccesso di una qualità, mentre nella seconda si ingenera il deficit di una qualità. Le due diverse possibilità di alterazione della fisiologia mettono in moto meccanismi compensatori e regolatori differenziati. Una delle compensazioni possibili è l’espressione di una malattia organica, dunque si potrà distinguere malattie da Prevalenza di Fase e malattie da Ipovalenza di Fase.

La regolazione degli stimoli stressogeni è la questione centrale per mantenere lo stato di salute. I meccanismi di tale regolazione sono dipendenti dalla corretta espressione della Fase Evolutiva Terra e dalle Teoria delle Sequenze, in quanto la successione delle singole fasi è infatti portatrice di precisi feedback. Il medico che osserva il malato qualifica tramite convenzioni di valore i segni clinici determinando se questi evidenziano Ipovalenza, Equilibrio o Prevalenza di Fase.

La terapia basa dunque sulla attivazione di meccanismi di regolazione. Il medico osserva i segni clinici espressi dal suo paziente e deve qualificarli con le convenzioni di valore. La terapia si avvarrà tramite strumenti a qualificati con lo stesso sistema.
Per esempio un malato in Prevalenza di Fase Legno verrà trattato con agopunti o rimedi idonei a Prevalenza di Fase in Legno. Dunque decodificare il malato e le tecniche terapeutiche secondo le conoscenze di MTC è una condizione preliminare l’atto medico.

Le convenzioni di valore rappresentano il cuore del metodo e una volta apprese con sicurezza, costituiscono una modalità di lavoro molto più veloce ed efficace di quello che si può immaginare inizialmente. La loro capacità di cogliere sinteticamente l’evento osservato compensa ampiamente la fatica del neofita.

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